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Il (vizio del) Lupo di Wall Street

The Wolf of Wall Street non è un film sul denaro. E neanche un film sul successo, o su Wall Street o sulle truffe.

È un film sulla FIGA.

Per tutto il film (strepitoso, fantastico, cattivo) si tromba.. Si pippa, certo, ma questo è visto dallo spettatore medio come lontano (…) e come un eccesso di quelli che fanno troppi soldi. Ma le trombate, le orgette e le candele nel culo sono rappresentate in modo da essere viste con ammirazione.

Nel film si dice “i soldi ti fanno avere il cibo migliore, i vestiti migliori, le fiche migliori”. Messo lì, all’ultimo posto, che ti rimane più impresso. Pensi “cazzo è vero, quella è fica di alto livello, non questa di fianco a me che le mutandine le mette sempre!”

E a proposito della fica migliore, ecco Margot Robbie, classe 1990.  Eggia. Il film non ha attrici famose o altre presenze forti, ma la cara margot lascia il segno, fa bollare il film sotto “si ma lei quant’è figa?”, subito di fianco a capolavori come Transformers.

Che Leonardo di Caprio sia monumentale e meriti l’Oscar forse vi interesserà a questo punto meno del sapere che è ormai sdoganato il nudo frontale femminile.

Qui c’è sempre la nostra nuova attrice di cui speriamo esca un sextape, ma nel film se ne vedono di ogni. Dopo la prima quasi urli lo sdegno ad alta voce dentro la sala, con un “see vabbe”. Dalla seconda alzi solo le sopracciglia, dici un “ah” tra te e te… Poi le altre te le godi e basta, al massimo con un sorrisino compiaciuto.

La mia scena preferita è stata quella dove spiegano come il troppo successo avesse dato alla testa a chi lavorava in quell’ufficio, tant’è che avevano dovuto mettere dei cartelli per vietare di scopare nei bagni. La scena ovviamente non viene lasciata all’immaginazione e si vede una biondina a caso scopata a pecora su un lavandino.
Ecco, dai li in poi mi sono chiesto per tutto il film se il mio desiderio di andare a lavorare in un posto così fosse moralmente sbagliato, ma poi quello stronzo di Scorsese mi piazzava un altra figa davanti agli occhi e io tornavo a fare il mio sorriso compiaciuto.