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THE NOISE – Episodio 4

The Noise

Claudia Miele, non male per carità, ma secondo me è rappresentativa del livello più basso di questa edizione.  Il cinico hater che è dentro di me ha pianto quando ho visto il marito piangere. Quindi si, ok, è dentro. Voto 6, #TEAMNOEMI

Dennis Fantina, ennesimo “raccomandato”. Dai basta, tutti riciclati, questo addirittura vincitore di Saranno Famosi nel 2001. L’ultima blind parte malissimo. Per fortuna è fuori, se il mercato ha già deciso che non spacchi, perché insisti?

Francesco Paolo Bruno, vince innanzitutto per avere 3 nomi. Cioè uno credo sia il cognome, ma quale? Pensate il mistero che è capace di creale ai primi appuntamenti. Infatti lo vogliono tutti, lui va nel #TEAMPELU . Voto 8


Chiara Piperno, molto brava, già la vedo nel prossimo disco di Fedez come featuring. Voto 8 Lei  sceglie il #TEAMNOEMI

Simone Perrone, insidia Francescopaolobruno per il nome, una rima da punch line, ma J-Ax non coglie e per lui si volta solo il diablo, quindi voto 7 e #TEAMPELU

Fabio Garzia: un altro che canta con Noemi. Insomma tra lei, la stessa Noemi e Sara Jane li abbiamo conosciuti tutti, manca solo il fonico! Non gli do un voto, peccato perché ha una voce molto particolare ma basta agganci. Va nel #TEAMFACH

Giuseppe Libe: solitamente non commento gli eliminati, ma lui dovevano prenderlo, soprattutto alla luce di altri ammessi meno dotati. Quasi quasi vado a parlare con la maestra, così non va.

Luca Boccadamo, pugliese che appena lo vedi pensi: questo rappa. E infatti… Lui sembra Brusco, si girano Pelù e Noemi..Ax si fa aspettare ma alla fine preme insieme ai Fach. Promettente, voto 8, #TEAMJAX

Andrea Porceddu. Parte la canzone e tutti i giudici sono carichi. Poi lui attacca e si freddano. A ragione, secondo me non è The Voice. Va ad ingrossare le fila del #TEAMNOEMI (per me pentita della scelta)

Carrellata di esclusi, poi arriva Giulia Pugliesi, già messa in anteprima su Youtube i giorni scorsi quindi sicuramente forte. Infatti al ritornello decolla, fa girare Piero, Noemi, Ax e pure i Fach.  La mamma abbraccia Federico Russo, forse perché più che un presentatore sembra un tizio messo li per fare due chiacchere con chi aspetta. Voto 8,#TEAMFACH

E con Giulia il team Facchinetti finisce i posti, quindi si “gode” i restanti partecipanti da già girato. Anche se cosi magari il concorrente arriva, li vede girati e pensa “bella, sono dentro!” Ehm, no.

Giuseppe Izzo va a completare il team Noemi, dice un po poco la sua interpretazione, vedremo nelle Battle. Voto 6, #TEAMNOEMI

Pier Luca Tevere vince. Vince la gara serale per il nome più bello, e dopo essersi scontrati con dei colossi. Ma visto che non siamo a The Name, vi dico che anche la voce non è male. Ecco un estratto, voto 7 e #TEAMPELU che finisce i posti.

Edoardo Esposito prende il penultimo posto del #TEAMJAX, voto bassino, ma un 6 se lo porta a casa.

Maurizio Di Cesare,che diventa invece Di Ax, che dopo averla tirata per la lunghissima e aver rispedito a casa carrellate di concorrenti con quel fare da saputello che gli è venuto negli ultimi tempi va a chiudere il suo #TEAMJAX

Puntata di livello non eccelso, il vincitore non verrà da questa puntata, questo potete segnarvelo e appendervelo di fianco alla carta igienica come promemoria.

BOCELLI-NOISE

Finisce qui la saga in 4 parti delle Battle, la più bella e particolare di The Voice. Seguiranno le Battle, vi aspetto per seguirle insieme alla ricerca del prossimo The Noise radiofonico.

 

 

Pop-hoolista o D’ema/go-go?

La prima traccia che parte..parte male. Nel senso che la frase “un italiano su 3 vive a casa dei genitori, il problema è che gli altri 2 sono i genitori” nella canzone “Generazione Bho” l’ho già sentita tempo fa su Spinoza. Ma decido di andare avanti. Anzi mi viene anche in mente di fare un pezzo per screditare Fedez e coprirlo di insulti, come ha fatto quello di Motherboard con J-Ax e poi si è beccato un invito dal rapper. Allora perché il mio caro Federico non ci spiega la frase“viviamo in condizioni precarie/che molto presto diventeranno carie”? Se me lo vuoi spiegare sono disponibile dalle 10 alle 19, meglio nel weekend.

No, non ci riesco. La verità è che Fedez (a parte le sopracitate) scrive frasi intelligenti. Fa dei giochi di parole geniali e molto personali, anche con i nomi delle tracce (es: “l’amore a prima Visa è un sentimento splendido/mi ha detto un indovino che legge le carte di credito” o anche “la mia causa di forza maggiore/un senso di rivoluzione,un golpe al cuore” tutte di L’Amore Eternit)

Il paragone tra “mi ricordi il compleanno dello zio, durava 3 o 4 giorni come il carnevale a Rio/ San Salvador Gue, flow, goleador, la tua tipa è così zozza che ha il cane di razza slabrador” e “l’Italiano batte le mani quando il suo aereo atterra/ ma non batte ciglio quando il paese affonda” della title track Pop-Hoolista la riconosce anche la mia mamma.

Personalmente ho apprezzato tutte le canzoni con le collaborazioni femminili. Si va da Noemi ad Elisa, ma è nel pezzo con Malika Ayane (Sirene) che Fedez rappa sopra le righe, proponendo alle mie sinapsi (anche complice la strumentale che pompa sotto) un paragone con sua maestà Eminem nella recente Rap God. Per i miscredenti: sentite la canzone di Fedez da 01:10 e poi Eminem da 01:00.

fedez pop-hoolista

Ma qual’è il tema dell’album? Fedez è dell’89, siamo quasi coetanei. Siamo la Generazione Boh, a causa di questa crisi o forse causa di questa crisi.

Sicuramente Fedez ce l’ha con l’Italia, l’Italia delle tasse, dei talk show (Non C’è Due Senza Trash: “i ragazzini e le ragazzine sperano di crescere per diventare Uomini e Donne”) e sopratutto con la Repubblica, infatti prima dice in Viva l’Ivanoi poveri cristi/ sopra i conti in banca, come equilibristi/ l’Italia è una Repubblica, salvo imprevisti” e poi in Account a Me “..una Repubblica fondata sul lavoro..di mano”. Ma è tutto il disco ad essere permeato da un accusa al Sistema che vige oggi in Italia e non fine a se stesso, ma anzi che sprona a fare qualcosa (“l’Italiano fa casino durante il minuto di silenzio e poi sta in silenzio per anni quando dovrebbe far casino”). Si mamma siamo arrivati a un rapper che fa riflettere più di molti giornalisti.

Insomma Pop-Hoolista, della nuova etichetta discografica Newtopia creata insieme a J-Ax (che merita la menzione per “l’unica Iva dichiaratamente a destra è la Zanicchi/ con le tasse pagate non si diventa ricchi/anzi pigli le mazzate come Uber dai tassisti“. Idolo come sempre) è quanto di meglio si possa chiedere a un disco rap, è scolpito nel suo contesto come le leggi sulle tavole, lo riconoscerai fra 20 anni quando partirà lo streaming direttamente dentro al tuo cervello, sarai sulla macchina volante e sentirai un pezzo che fa “su Facebook si è iscritta metà popolazione/l’altra metà ha ancora problemi con il modem” e dire “ah già, quello era il 2014, quando in giro spaccava Fedez”